Preparazione Offroad delle "large frame"
FILTRO ARIA
Per quanto riguarda la polvere, non e' mai stato necessario (vista la
brevita' delle nostre uscite in Vespa, a parte le motocavalcate)
montare un filtro piu' afficace. Tuttavia, nel caso di lunghe uscite e'
indispensabile. Io consiglierei di chiudere tutti i piu' piccoli
buchini da cui puo' passare
aria con del silicone, sigillando bene il soffietto di collegamento fra
motore e telaio, ad esempio. Per aumentare il potere
filtrante, ma allo stesso tempo avere una elevata comodita' nello
smontare e lavare il filtro, forse conviene integrarlo nella sella, in
modo che chiudendola la guarnizione del filtro si vada a
posizionare sulla zona circostante il foro di aspirazione. Il filtro
vero e proprio sarebbe invece disposto sotto la sella.
Per organizzare su un filtro e' facile: occorre spugna di poliuretano
(la volgarissima gomma piuma gialla) di spessore 10-15 mm e colla al
neoprene (ormai tutte le colle tipo "artiglio" dovrebbero essere a base
neoprenica). Ritagliati i vari elementi del filtro, si incollano fino a
formare una struttura resistente alla depressione provocata dal motore,
ad esempio un tubo di diametro interno 50 mm e lunghezza 150-200 mm,
con un
tappo ed una flangia. Nel caso della Vespa credo che convenga che il
"tubo" sia piegato a 90 gradi, realizzato con un tubo dritto, tagliato
a 45 gradi e poi reincollato ruotando le due parti di 180 gradi.
Disponendo sotto sella una strutturina che tiene in posizione il
filtro, ad esempio in filo di ferro zincato da 4 mm, penso che il
problema sia risolto. Occhio che il filtro va ingrassato con l'olio
speciale per filtri di moto da cross. Non
usate nient'altro. Si trova in qualunque negozio di articoli per
cross, costa poco. Per lavare il filtro, si puo' usare petrolio o
kerosene, poi si lava con sapone ed acqua calda, infine si asciuga con
un phon. Calcolate che, anche con una polvere paurosa, con un filtro
cosi' percorrerete anche 2000 km senza problemi. Se vedrete il fitro
riempirsi di polvere e formare uno strato anche di 5-6 mm intorno ad
esso, niente paura: non entrera' neanche un granello. Ovviamente
potrebbe essere necessario aggiornare la carburazione, riducendo il
getto del massimo.
SELLA
Un altro grosso problema da risolvere e' la sella. Se avete gia' fatto
qualche prova, avrete visto che sono poche le selle che funzionano. Io
mi sono trovato discretamente con la Giuliari a due piani, penso che
sia la
migliore sella in produzione. Altrimenti, andando sullo stravagante,
avrete notato che sulla Vespa bianca "da cava" raffigurata sopra c'e'
una sella dello
sfera 50: e' semplicemente perfetta, anche se l'estetica non e'
proprio il massimo, oltre al lavoro non indifferente per
montarla.
PNEUMATICI
Infine, i pneumatici: per la massima trazione conviene usare i V-Quest
3.50-10 (prima si chiamavano "DURO" 3.50-10), ma
non so quando possano durare se usati pesantemente, visto che hanno una
carcassa molto morbida. Per lunghi giri conviene portarne un paio di
scorta, tanto sono cosi' morbidi che occupano pochissimo spazio, una
volta schiacciati. Per chi abita in centroitalia li puo' richiedere a
Vetralla gomme, a Cura di Vetralla (VT). Al nord non ho idea di chi
possa commerciarli. Non vi
spaventate se, con queste coperture, la Vespa sembra andare da tutte le
parti, specie su
strada: fuori strada sono ottimi. Conviene gonfiarli almeno ad 1.3 bar,
ma se avete molti bagagli forse e' meglio mettere il posteriore a 2.0 e
l'anteriore ad 1.5. L'unica alternativa credo che siano i CEAT Winter,
ma non e' facile reperirli. Altrimenti, prendete un paio di S83 e
scolpiteli con la macchina apposita, ormai di uso comune fra chi
pratica supermotard. Io me la sono costruita da solo. Ovviamente, una
volta scolpiti dureranno di meno. Sempre meglio portare qualche
camera d'aria NUOVA ed almeno una intera ruota, e' meglio. I cerchi non
sono tutti uguali, meglio prendere i Piaggio originali, piu' robusti.
Gli altri sembrano di cartapesta e si piegano come niente.
DOPPIO PNEUMATICO
Un esperimento che vorrei fare, per cercare di migliorare la resistenza
alla foratura, e' montare un 3.00-10 dentro ad un 3.50-10, un
pneumatico doppio insomma. Chiaramente questo potrebbe generare altri
problemi, tipo surriscaldamento.
CAMBIO
Infine, probabilmente saprete che le crociere del cambio non sono tutte
uguali: se la dovete cambiare montate (nelle large frame) quelle
dell'Ape, molto piu' robuste, e assicuratevi di avere il parastrappi
abbastanza nuovo. Fuoristrada il parastrappi penso che si rovini almeno
5 volte piu' velocemente, quindi andrebbe revisionato ogni 8000 km
circa.
COFANI
Andate sempre con il cofano dx montato, per parare brutte botte al
volano. Inoltre, in questo modo entrera' un po' meno paglia
e polvere nella zona volano.
IMPIANTO DI ACCENSIONE
Ovviamente e' impensabile girare con l'accensione a puntine: si rischia
di doversi fermare
nei posti più assurdi.
RAFFREDDAMENTO
Se percorrete zone con molta vegetazione, meglio controllare spesso se
avete la cuffia del cilindro intasata (ogni 2 ore): eviterete brutte
sorprese.
MARMITTA LATERALE
Infine, se potete, costruitevi la marmitta laterale: e' bruttissima, ma
con quella non vi fara' paura niente. Quella originale, al contrario,
potrebbe guastarvi la gita, se si allentasse e cominciasse a cadere in
continuazione. Potete realizzarla anche partendo da un vecchio
padellino, basta montarci un tubo flessibile di quelli usati per gli
scarichi dei gruppi elettrogeni. Vi assicuro che quei tubi non perdono
neanche un filino d'aria, e resistono benissimo alle botte. Meglio
saldarli con l'elettrodo basico, o con il cannello ossiacetilenico. Non
usate mai la saldatrice a filo per queste cose. Le flange di fissaggio
della marmitta al telaio vanno invece saldate con l'ottone.
SOSPENSIONI
Distinguiamo fra ammortizzatori regolabili e non. Se avete
ammortizzatori regolabili, non c'e' un gran problema: al massimo
potrebbe essere utile montare una molla piu' dura davanti. Se invece
volete accontentarvi degli ammortizzatori non revisionabili (45 Euro
ant., 20 circa il post.), non e' facile: molti ammortizzatori
posteriori sono troppo duri in affondo, trasmettendo troppo le
irregolarita' del fondo stradale. Ne vanno provati un bel po', quindi,
fino ad averne uno buono. Come molla tenete l'originale. Davanti si
deve distinguere in base al tipo di ammortizzatore: ce n'e' uno a
doppio effetto (marca C.I.F. o C.L.F., non ricordo bene) che e' cosi'
duro come freno in compressione da compensare perfettamente la
morbidezza della
molla anteriore. Se non lo trovate, ed avete un ammortizzatore morbido
in compressione (a semplice effetto), la situazione non e' proprio
ideale: rischiate parecchi fondocorsa. Meglio allora montare una molla
piu' dura, l'ideale sarebbe una delle molle posteriori della Cagiva
SST.
FRENI
Se il freno posteriore blocca con troppa facilita', cercate di
rimediare a questo inconveniente. Provate a cambiare le ganasce,
invertitele, passate carta abrasiva, non lasciate niente di intentato.
Nelle discese potrebbe essere fondamentale per non cadere!!! Se proprio
non vuole saperne, usate l'arma finale: il grasso. L'anteriore, al
contrario,
non frenera' mai abbastanza. In questo caso la prima cosa da fare e'
pulirlo con un solvente forte, il "nitro" ad esempio, e poi carteggiare
le ganasce, se necessario. Ma penso che su questo fronte siate piu' che
preparati. Ovviamente, ingrassate bene i cavi di comando e riempite
letteralmente di olio le guaine.
Buona preparazione.